Il nome di Santa Eulària des Riu, dedicato alla Santa Eulalia, è legato al passaggio nel suo territorio dell’unico fiume delle Baleari, ovviamente il Riu de santa Eulària.
Il paese nasce, come spesso qui, con la costruzione della chiesa Puig de Missa.
Le chiese costruite fino al XVII secolo sono tutte chiese fortificate, e anche dotate di armi (sembra quasi un controsenso una chiesa con i cannoni), per difesa contro la pirateria, che per centinaia di anni ha portato parecchi problemi all’isola.
In alcuni periodi si era addirittura pensato di evacuare l’intera isola, mentre Formentera è rimasta disabitata per 300 anni per colpa di queste incursioni piratesche.
Le prime case dell’attuale città di Santa Eulària furono costruite nel XVIII secolo nella zona vicina alla chiesa.
In una delle più antiche si trova il Museo Etnologico di Ibiza e Formentera, detto anche il Museo del popolo pitiuso.
Con abiti, gioielli, utensili di casa e da lavoro, la cantina, il frantoio per l’olio, piccolo ma ben curato. La casa Can Ros che ospita il museo è stupenda e ben restaurata, un sogno…
Il museo è aperto dal lunedì al sabato 10-14 e 17.30-20 e alla domenica 11-13.30.
Si pagano 3 euro per l’ingresso (i bambini non pagano), tranne alla domenica che è gratuito.
La città è un altro esempio delle due anime dell’isola, la strada che l’attraversa Carrer de Sant Jaume segna il confine. Sotto la strada, verso la spiaggia, è stato costruito in modo esagerato, alberghi, ristoranti, negozi ad occupare ogni spazio possibile, fino al limite della sabbia.
Sopra la strada la parte vecchia della città, con il municipio, il mercato coperto (dal lunedì al sabato 8-14), le stradine, qualche bar da tapas e, in cima al colle, la chiesa fortificata Puig de Missa.
La chiesa attuale è del XVI secolo costruita sui resti di un altro edificio religioso, forse una moschea, ed è una delle più belle dell’isola.
La chiesa servì come fortezza e rifugio per gli abitanti della zona circostante.
La costruzione bianchissima, con poche piccole feritoie al posto delle finestre, ha di fronte un bel porticato ad archi e sul retro un piccolo cimitero.
La chiesa è aperta e quindi visitabile secondo regole che io non conosco, una volata l’ho trovato chiusa e una aperta, l’unica è provare oppure partecipare alla messa della domenica mattina.
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