mercoledì 8 giugno 2011

La spiaggia meditativa di Sol d’en Serra


Sol d’en Serra, spiaggia meditativa, da andarci per guardare il mare e lasciare passare gabbiani e pensieri.
Se proprio si vuole scendere, si arriva alla spiaggia entrando dal Club Amante, la natura del suolo a ciottoli giganti rende però molto difficile anche solo pensare di sdraiarsi.


Dal parcheggio, a sinistra, parte un sentiero a picco sul mare che porta verso la cima.
Dopo pochi passi c’è anche una panchina con serena vista sul mare. Continuando si arriva alla cima della “montagna”, il promontorio si chiama Cap des Llibrell
Sempre dal parcheggio partono altri due sentieri, il cicloturistico n. 8 di Santa Eularia di 12 km e un percorso a piedi/bici segnato con il falco verde di 3 km. Nel  solito sistema della rete di percorsi dell’isola, la maggior parte dei quali non segnalata oppure non riportata in alcuna mappa oppure entrambe le cose, è normale perdere la via, dopo un po’ ci si fa l’abitudine.

Tutti i sentieri portano verso Calla Llonga, l’altra faccia dell’isola, affollata, alberghi in quantità incredibile costruiti sulle pareti delle scogliere, negozi, ristoranti…turismo balneare lo chiamano.



Come in tutte le zone soleggiate e asciutte dell’isola si trova il rosmarino (Rosmarinus Officinalis), spontaneo, che cresce rigoglioso. In questo periodo si possono raccogliere i  germogli.  Da usare in cucina, da aggiungere alla tisana, per tenere lontani gli spiriti cattivi...




Il rosmarino è considerato un simbolo dell'amore, del matrimonio e della morte, che strano effetto questi termini vicini ;-)…e ha ispirato antiche leggende.
Come la triste storia della principessa Leucotoe, la figlia del re di Persia, che sedotta da Apollo, intrufolatosi furtivamente nelle sue stanze, dovette subire l'ira del padre, che la uccise per la sua debolezza.
Sulla tomba della principessa i raggi del sole arrivarono a raggiungere le spoglie della fanciulla, che lentamente si trasformò in una pianta dal profumo intenso, dalle foglie fini e dai fiori viola-azzurro.
Da questa leggenda deriva l'usanza degli antichi Greci e Romani di coltivare il rosmarino come simbolo dell'immortalità dell'anima.

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