lunedì 4 luglio 2011

Dalt Vila, il centro storico di Ibiza città

Le ore migliori per passeggiare per le stradine di Dalt Vila, centro storico di Ibiza città o Eivissa, sono alla sera con i bastioni illuminati e al mattino presto. 
Ho provato anche la domenica mattina, si incontrano solo le persone che vanno alla messa e si sentono campane e cori dalle chiese, forse uno me momenti più tranquilli della città.
Un depliant dell’Ufficio del Turismo (lo trovate in Vara de Rey) propone tre itinerari diversi per visitare Dalt Vila,ma si può scegliere di camminare senza un percorso stabilito, scoprendo sempre nuove vie.
Si entra dal Portale di Ses Talules, l’entrata principale che prende il nome dalle “tavole” di legno che formavano il ponte levatoio.

Passato il portale si arriva al Patio de Arms e alla Placa de Vila.
Le mura, costruite nel XVI secolo allo scopo di proteggere la città dagli attacchi dei pirati, sono opera dell’architetto italiano Giovan Battista Calvi. Sono conservate molto bene, è possibile farne il giro completo attraversando i 7 baluardi armati con cannoni.
All’interno delle mura ci sono diverse chiese e, in cima al colle, la Cattedrale Santa Maria de les Neus, costruita in stile gotico nel XIV secolo e restaurata nel XVIII secolo secondo lo stile barocco.
Anche conventi dove le suore vendono dolcetti e cibi…
Dalle mura la vista è sulle stradine de La Marina e Sa Penya, la città vecchia bassa, dove abitava la povera gente, che diventava facile preda dei pirati.
Oggi, a parte il vecchio mercato della frutta e verdura, tanti negozi, ristoranti e bar, dove fare tardi alla sera prima dell’ingresso in discoteca. 
Alla mattina è tutto chiuso e nessuno in giro…molto diverso dalla sera :-)


Ses Salinas


La zona delle saline offre due spiagge, la Platja d’es Cavallet, sabbiosa e nudista ufficiale, e Platja de Ses Salines o Migjorn, anche sabbiosa, mare limpidissimo, con vista sulle isole Formentera e S’Espalmador.
Purtroppo con l’aggiunta di confusione, musica e promoter delle discoteche. Una spiaggia molto giovane…


 

Le saline, presenti fin dal tempo dei Cartaginesi, sono sempre state una ricchezza per l’isola e sono ancora oggi utilizzata a scopo produttivo, con le vasche per il concentramento e cristallizzazione del sale. Al centro il grande cumulo di sale pulito, dove si accumula la produzione, da quest’anno recintato e chiuso a chiave per evitare prelievi “non autorizzati”.
Al termine delle vasche si trova il paese, due case, di La Canal dove si trovano i depositi e gli uffici della società che si occupa dell’estrazione e del commercio del sale e dove il sale viene imbarcato nelle navi.
Tutta questa zona è stata dichiarata parco naturale, come anche le praterie dell’alga posidonia nello stretto di mare tra Ibiza e Formentera.
Flora e fauna sono protetti e non è semplice girare a piedi per le saline. In teoria si dovrebbero vedere più di 200 specie di uccelli che hanno il loro habitat qui, anche i fenicotteri rosa in sosta durante la migrazione verso la Camargue, in pratica…abbiamo visto solo un paio di esemplari di Cavaliere d’Italia.
Da ritornare…

Sant Carles de Peralta

Sant Carles è un paese a nord di Santa Eularia, negli anni ’60 il punto di ritrovo degli hippy, molto piacevole e con alcune cose da visitare…la chiesa fortificata del XVI secolo

…il parco giochi per i bambini

…il Bar Anita, in passato era il locale hippy, Anita non c’è più ma il bar ristorante è rimasto aperto e continua a offrire il servizio di posta per gli abitanti. Da provare per l’atmosfera e la sangria.

E, subito sopra la fonte de Peralta, la casa tipica ibizenca “Es Trui de ca n’Andreu” del XVII secolo, con la raccolta di arredi e attrezzi tradizionali, aperta al pubblico al sabato con ingresso a pagamento.
Quando è chiusa si può comunque arrivarci per vedere e fotografare l’esterno della casa, la parte più interessante.

Ma l’attrazione che richiama la gente a Sant Carles rimane il mercatino hippy di Las Dallias, un po’ fuori dal paese. Mercatino che ancora non sono riuscita a visitare quest’anno…